Il Parco Archeologico a Gerusalemme

Nel Parco Archeologico a Gerusalemme, le porte di vetro del Centro Davidson, vicino al Muro del Pianto – l'ultimo resto del Sacro Tempio – si aprono in silenzio per darti il benvenuto. Quando si chiudono dietro di te, entri in un altro mondo. È il mondo del passato glorioso di Gerusalemme , messo in mostra grazie a un'avanzata tecnologia di visualizzazione.

Il centro è stato costruito nel seminterrato di un edificio dell'ottavo secolo, conservandolo scrupolosamente e potenziandolo. Quando segui la rampa tortuosa che ti porta verso il basso, reperti artistici e archeologici ti riportano indietro nel corso dei secoli, e incontri figure pittoresche risalenti all'esporazione di Gerusalemme nei tempi che furono.

Un filmato video digitale di dieci minuti, a alta definizione, alterna in modo ingegnoso l'esperienza dei pellegrini che si recavano al Secondo Tempio con qualla dei visitatori dei giorni nostri.

La realizzazione che i tesori storici e spirituali rappresentati – il Monte del Tempio, il Muro del Pianto e il Muro Meridionale – ancora si trovano a pochi passi di distanza, aggiunge al potenza della presentazione. Il punto saliente del centro è una ricostruzione virtuale tri-dimensionale del Tempio, basata su scritti antichi e scavi, e prodotta da un gruppo appartenente al Dipartimento per la Simulazione Urbana dell'UCLA.  Immagini create ogni 41 milionesimi di secondo danno ai partecipanti una sensazione misteriosa come se stessero veramente camminando lungo le scale del Tempio e attraverso le sue colonnade torreggianti per trovarsi di fronte al grandioso Santo dei Santi.

Il centro ha ore di visita regolari per gruppi e singoli, ed è chiuso di Sabato. La sessione della ricostruzione virtuale fa parte di un giro guidato che deve essere prenotato in anticipo per mezzo del Centro Davidson.

Davidson Center

Jerusalem Archaeological Garden


Luoghi prescelti a Gerusalemme

Il Monte degli Olivi è un luogo sacro sia per gli Ebrei, che per i Cristiani. “E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi” (Matteo 26:30).* 

Mount of Olives

Molti eventi avvennero qui, durante la settimana di Passione. Il Giardino del Getsemani, dove Gesù Cristo trascorse le sue ultime ore in preghiera prima di essere arrestato, prostrato ai piedi della montagna: “Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego" (Marco 14:32). Per arrivare là, Gesù attraversò la Valle di Cedron: “… Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli” (Giovanni 18:1).

In questo sacro luogo si trovano varie splendide chiese. La Chiesa di Paternoster, intitolata alla preghiera insegnata da Gesù ai suoi discepoli: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome…” (Matteo 6:9-13), la Chiesa Dominus Flevit (Il pianto di Nostro Signore): “Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo…” (Luca 19:41), e la Chiesa dell’Agonia, anche nota con il nome di Chiesa delle Nazioni, sede di alcuni splendidi mosaici che ritraggono l’agonia di Gesù Cristo. Secondo la tradizione, la Roccia dell’Agonia si trova all’interno della chiesa.

La Grotta dell’Agonia è ubicata non lontano dalla Tomba della Vergine Maria e dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena. Verso la cima del Monte degli olivi, sorge la Cappella dell’Ascensione: “Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo” (Atti 1:9).
Il Monte Zion fu teatro di alcuni eventi importantissimi citati nel Vangelo, fra cui l’Ultima Cena, l’istituzione dell’Eucarestia e della Pentecoste. Nella Sala Superiore di questo complesso, o Coenaculum, si compì l’evento in cui ”…preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Luca 22:19-20).
 

Room of the Last Supper

La chiesa di San Pietro in Gallicantu sorge sopra la casa del Sommo Sacerdote Caifa: “Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani” (Matteo 26:57), e commemora l'infedeltà di San Pietro che rinnegò Gesù, dopo il suo arresto: “Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco."” Luca 22:57). Il Monte Zion è anche il sito dell’Abbazia della Dormizione, dove Santa Maria cadde in un "sonno eterno" e la Tomba di Davide.

Il Muro Occidentale ed il Tunnel del Muro Occidentale, il Duomo della roccia e la Moschea Al-Aqsa sono fra i siti che caratterizzano la Città Santa di Gerusalemme.
La Piscina di Bethesda è il luogo dove Gesù guarì un infermo di sabato: “Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina” E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato” (Giovanni 5: 8-9).

Il punto culminante per ogni pellegrinaggio è forse rendere omaggio alla Passione di Cristo percorrendo la Via Dolorosa, la via della penitenza, che è la strada che Gesù percorse sulla via del Calvario: “Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.” (Giovanni 19:17-18). Le ultime cinque delle 14 stazioni della Via Dolorosa sono situate nella Chiesa del Santo Sepolcro, luogo della crocifissione e della resurrezione di Gesù.

The church of St. Peter in Gallicantu

Il Monastero della Croce è un impressionante monastero costruito simile a una fortezza – secondo la tradizione – dove cresce l’albero che ha fornito il legno per la croce sulla quale Gesù Cristo fu crocefisso:: “…Essi lo uccisero appendendolo a una croce” (Acts 10:39).

Yad Vashem, l’autorità preposta alla rimembranza dei martiri ed eroi dell’olocausto è il Memoriale Israeliano delle Vittime dell’Olocausto perpetrato dai Nazisti. Rendere omaggio ai sei milioni di vittime dell’olocausto è il mezzo per esprimere la necessità di preservarne la memoria ed atto a prevenire la ricorrenza di questo tipo di eventi bestiali. Yad Vashem è inoltre la memoria costante di quanto facilmente l’umanità può degradarsi a malvagità abissali di incomprensibile crudeltà.

Yad Vashem invita i visitatori a studiare questo capitolo di storia e ad avvicinarsi ai sei milioni, cui furono negati i diritti basilari della vita solo per il fatto di essere Ebrei. I loro sogni e le loro speranze non si avvereranno, ma il visitatore potrà aggiungere il proprio nome all’impegno collettivo di non dimenticare e di non permettere che accada mai più.

Ein Karem, Church of the Visitation

Ein Karem, a sud-ovest di Gerusalemme, è famosa per la Chiesa della Visitazione, in commemorazione della visita di Santa Maria a Santa Elisabetta, e per la Chiesa di San Giovanni Battista, in commemorazione della nascita di San Giovanni: “In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda, Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta” (Luca 1:39-40).* Uno straordinario reperto è stato rinvenuto vicino a Ein Karem: la Grotta di Giovanni Battista nel Kibbutz Tzuba.